Vercelli

 

 

 

 Vercelli, Vercellae for the Latins, is one of the oldest urban site in the north of Italy. It has been the first town in Piedmont to have the physical and political structure of the "città-stato", one of the first example of structured urbanisation in the V century BC In that period, Vercelli, oppidum of the Celts settled in this area, had an administrative organisation and a district wider than the actual one, based on the model of the Greek colonies of the south of France, with which it had relationships. The contact with Rome and its civilisation brought an evolution in this town: firstly it was a mere centre of commerce situated in a strategic area, then it rapidly assumed costumes and magistrates from Rome, even if it was simply a group of villages developed around an administrative and military centre. The first written documents about its history are dated 43 BC: a letter from Bruto to Cicerone and a stele in which is mentioned, both in Latin and in leponzio, a magistrate of the "città-stato". With August, Vercelli became a roman municipium: it assumed the characteristics of the roman town. New houses, temples, markets, theatres, amphitheatres, a new fluvial harbour, aqueduct and the massive walls with a wide ditch were built. Its inhabitants, in the first century AD were about 20.000. The roman walls are the first example of walls in this town, even if an older and smaller perimeter probably surrounded the original oppidum. Recently, a part of the roman walls has been discovered in via Q. Sella. The first perimeter of walls was refurbished in the Tardoantico: towers and fortifications were added. Then they were demolished. The complete perimeter hasn't been discovered yet, but it had to be not much smaller than the perimeter of the medieval walls. In the Middle Age, the towns in the north of Italy were very probably smaller than in roman period, because during the longobardo reign the urban centres occupied a small part of the old roman centres. Around 1100, Vercelli was a medieval commune and it needed a new and wider perimeter of walls, wider than old roman centre. The roman walls in fact were only few tens of metres away from the more external medieval walls. Between 1300 and 1500 the Visconti and the Savoia families transformed the town in a stronghold with a new castle, a citadel and new walls. Therefore they occupied the same perimeter of the medieval walls, superimposing to them in some parts. These massive bastions (ramparts), visible in the engraving of the Theatrum Sabaudiae, were afterwards demolished after the French conquest in 1704 and the bricks were recovered to build new houses. The walls were replaced by the allee, avenues that still today surround the centre of the town. These successive modifications of the urban walls, produced transformations of the centre of the town from the V century BC on. In this narrow space, history has left on the front of the houses traces visible still today. In the subsoil, the ruins of the town stratify from the roman period on; the medieval structure is formed by houses with towers and forts build by the noble families. The centre of the town keeps a great architectonic and archaeological value and it would deserve careful studies by the town council (municipality) in order to exploit its great potentiality.
 

La pianta presenta molto schematicamente i seguenti tracciati:

in rosso = la probabile estensione del municipium romano

in giallo = il restringimento in epoca longobarda

in blu = il circuito murario del comune medievale con le relative porte

in verde = il tracciato dei bastioni secenteschi.

english text index page

Il centro storico e le mura della città

 

Vercelli, la Vercellae dei latini, è uno dei più antichi centri urbani dell'Italia Settentrionale ed ebbe, prima in Piemonte, la struttura amministrativa e materiale della città-stato come centro protourbano già nel V secolo a.C. Allora Vercelli, oppidum delle popolazioni celto liguri stanziate in questa zona, poteva vantare un'organizzazione amministrativa e un territorio molto più ampio dell'attuale Provincia, basato sul modello delle colonie greche della Francia meridionale con le quali era in relazione. Il contatto con Roma e la sua civiltà in espansione portò la città-stato, semplice centro di scambi situato in un'area strategica per posizione rispetto alle vie d'acqua e terrestri, ad assumere rapidamente alcuni dei costumi e delle magistrature romane, anche se rimaneva un agglomerato di villaggi costruiti in legno attorno ad un centro amministrativo e militare sul quale gravitavano alcuni nuclei tribali locali.

E' solo nel 43 a. C. che Vercelli emerge dalla protostoria con le prime attestazioni scritte: una lettera di Bruto a Cicerone e la stele bilingue scritta in leponzio e in caratteri latini anteriormente al 49 a.C, nella quale è nominato un magistrato monetario della città-stato.

Con Augusto Vercelli, divenuta ormai municipium romano, si monumentalizza ed assume le caratteristiche della città romana, cancellando le tracce del centro più antico con nuove domus, templi, mercati, teatro, anfiteatro, porto fluviale, acquedotto e solide mura munite di un profondo e largo fossato. La sua popolazione poteva raggiungere nel I secolo d.C. le ventimila unità.

Queste mura, di cui si è rinvenuto un tratto nei recenti scavi di via Q. Sella, sono le prime vere mura della città anche se, probabilmente, un tracciato più antico e molto più esiguo, dovette cingere l'oppidum protostorico.

Questo primo circuito di mura dovette rimanere tale sino al Tardoantico, poichè se ne riscontrano i restauri e l'aggiunta di torri e di rafforzamenti esterni sino a quell'epoca. Successivamente furono abbandonate e demolite. Il tracciato completo non è noto ancora, ma non dovette essere di molto inferiore, nel perimetro complessivo, al successivo circuito di mura medievali. Fra il circuito di epoca romana e quello medievale la città ebbe, molto probabilmente, un sensibile restringimento, così come avvenne in molte altre città dell'Italia Settentrionale, dove in epoca longobarda il centro urbano occupa solo una piccola porzione del più antico centro romano. Intorno al 1100, costituito il comune medievale, Vercelli ha necessità di un nuovo e più ampio recinto fortificato che, a grandi linee, occupa uno spazio leggermente più ampio dell'aerea dell'antico centro romano. Le mura romane infatti, nel tratto noto, distano poche decine di metri dalle mura medievali, più esterne. Fra il 1300 e il 1500 i Visconti ed i Savoia trasformano la città in una piazzaforte dotandola del nuovo castello, della cittadella, e di nuove mura in linea con le necessità moderne. Esse occuperanno tuttavia il medesimo spazio delle mura medievali sovrapponendovisi in gran parte. Questi poderosi bastioni, visibili nell'incisione seicentesca del Theatrum Sabaudiae, furono successivamente demoliti dopo la conquista francese del 1704 ed i mattoni recuperati per la costruzione di nuove case. Ad esse si sostituirono le "allee": i viali in elevato che contornano ancora oggi il centro storico.

Da questa secolare successione di circuiti murari si può comprendere come l'attuale centro storico, compreso nella cerchia dei viali, sia un tessuto urbano in continua trasformazione dal V secolo a.C. ad oggi. In questo esiguo spazio si svolgono infatti duemilacinquecento anni di storia che conducono sino alla Vercelli attuale.

In elevato le case che compongono il centro conservano moltissime parti di epoca medievale che furono fra il XVIII e XIX secolo coperte da nuove facciate in stile più aggiornato. Nel sottosuolo si stratificano i resti della città dalle sue fasi protostoriche e romane sino al nuovo impianto medievale, formato da isolati difendibili con case forti e palazzi turriti delle famiglie nobili che costituirono e portarono a notevole potenza il comune vercellese.

Per questo l'attuale centro storico, pur ampiamente snaturato e trasformato da recenti manomissioni, conserva un grandissimo valore architettonico ed archeologico e meriterebbe ben maggiori attenzioni da parte della municipalità per tramandare intatto e per valorizzare il grande potenziale che ancora racchiude.

 

 

 

 

La tavola del Theatrum Sabaudiae presenta un'immagine realistica della città e delle sue fortificazioni così come erano verso la fine del Seicento.

 

g.s.

 

 
 

 

 

 

Invisible counter